La grinta della coppia di pattinaggio artistico: Wenjin Sui & Cong Han



La Cina non è un paese che amo particolarmente, anzi, perché non condivido come tratta gli animali e la brutale violenza del festival di Yulin, che contrasterò con tutte le mie forze, non so quante petizioni ho firmato, senza contare tutti gli animali selvatici uccisi dai bracconieri per vendere alla medicina cinese, animali come la tigre, il mio preferito, che rischia l'estinzione. Oltre per gli animali, non mi piace nemmeno come tratta i suoi stessi abitanti, non posso non pensare alla sofferenza dei fedeli cristiani, la mancanza di libertà, le uccisioni di bambini al momento della nascita per controllare la crescita demografica, soprattutto bambine, in modi che non vi dico ma sono atroci, più altre cose del passato che non potrò mai dimenticare, come la repressione della rivolta degli studenti a Tiananmen Square nel 1989, avevo 16 anni ma ho ancora l'immagine dello studente davanti al carrarmato, ma anche tutto quello che le immagini non potevano descrivere e che ho approfondito leggendo il libro Tien an men dell'inviato giornalista italiano da Pechino, Ilario Fiore.
Nonostante tutte queste ferite aperte, non sono quella che fa di un filo d'erba un fascio, che odia tutti i cinesi e li vorrebbe morti, come gli agghiaccianti commenti che ho letto e leggo sui social, io credo che ogni paese ha i suoi lati oscuri e sarebbe anche da ipocriti vedere il diavolo solo in Cina e una cosa che aiuta a riconoscere le cose belle dei paesi è proprio lo sport. Da noi il pattinaggio non è seguito come negli altri paesi, così ho pensato di aiutare a farlo conoscere, amare e seguire, condividendo le storie umane e sportive dei grandi pattinatori, del passato e di oggi, ovviamente parlo da appassionata non da esperta, ed ho scelto di iniziare da questa splendida coppia che amo molto: Wenjing Sui e Cong Han, che, dopo una lunga assenza per problemi fisici di Wenjing, sono tornati alla grande, vincendo il campionato dei Quattro Continenti e la medaglia d'oro al Campionato Mondiale di fine marzo.


Ho sempre amato questa coppia, ma mi sono affezionata dopo aver visto un video in cui veniva raccontata la loro storia e che vi metterò a fine post. Come potete vedere dalle foto, sono ragazzi minuti e bassi, eppure quando si esibiscono sono dei giganti, ma per arrivare a questi livelli hanno lavorato tantissimo, superando ostacoli, infortuni, limitazioni fisiche. Cong Han era il più piccolo dei pattinatori cinesi ed ha sofferto una sorta di bullismo all'inizio, nessuno credeva che sarebbe arrivato a grandi livelli e gli intimavano di smettere, nonostante questa sofferenza e i dubbi, ha continuato ad allenarsi, molto più degli altri, infatti dopo l'allenamento, on e off ice, previsto per i maschi, lui proseguiva con quello previsto per le ragazze, in più i pesi per rafforzare braccia e gambe, considerate che nelle coppie di artistico, la disciplina di cui fanno parte, sono previsti salti lanciati, salti ruotati in alto, e per lanciare la ragazza (contano l'altezza e la distanza, oltre alle rotazioni, devono essere anche belli da vedere oltre che funzionali in termini di punteggio) serve una forza notevole, anche se in questo caso è piccolina, la differenza tra loro non è grandissima, per cui entrambi devono essere preparati fisicamente per agevolare le rotazioni e controllare il salto atterrandolo, possibilmente, senza cadere. Guardando l'esibizione è bellissimo e sembra anche semplice (per loro!), questa è una particolarità del pattinaggio, che quando vengono eseguiti bene sembra tutto semplice, senza fatica, freschi come una rosa, in realtà ci vuole un lavoro molto intenso e difficile, sulla pista di ghiaccio e in palestra (la preparazione delle bimbe prevede anche la danza, per imparare la flessibilità e la grazia delle varie figure che poi si andranno a realizzare sul ghiaccio!), ancor più se fisicamente non si è favoriti, come in questo caso.
Han si è allenato tantissime ore, tutti i giorni, togliendo tempo a tutto il resto, compreso la vita sociale, ma alla fine i suoi sforzi sono stati premiati. Oltre alla preparazione fisica dei singoli, bisogna lavorare molto insieme, in quanto la chimica, l'intesa, la fiducia, la coordinazione dei movimenti, imparare i vari elementi di coppia, ecc richiede tempo e deve crescere per far funzionare la coppia, non è facile affidarsi all'altro, specie negli elementi che comportano anche diversi rischi, come i sollevamenti, i salti lanciati e in alto (twist), le trottole, i salti in parallelo (eseguirli vicini comporta il rischio, se non eseguiti bene, di potersi ferire col pattino, in più devono essere coordinati, in sintonia, in sincrono come se fosse uno a saltare...).


Una volta iniziato a competere insieme a grandi livelli con le coppie migliori, bisogna dire che gli elementi da eseguire, sia nel corto che nel libero, sono gli stessi per tutti, quindi, per emergere e raggiungere punteggi elevati, bisogna puntare sulla qualità per aumentare il GOE (grado di esecuzione) e su elementi di maggior punteggio, quindi salti tripli e, per Sui Han, anche i quadrupli, questo però, a forza di provare e riprovare, mette a rischio le caviglie della ragazza, soprattutto nei lanciati, dove l'impatto e la forza di caduta sono maggiori rispetto ad un salto singolo. 
La competizione più ambita per ogni atleta, di qualsiasi disciplina, è l'Olimpiade, per gli sport invernali cade nel periodo invernale e le gare che la precedono servono, oltre che per le vittorie, per la qualificazione a partecipare alle Olimpiadi.
Per noi spettatori è difficile comprendere perché questa gara è così importante, per me ad esempio ha la stessa importanza il campionato mondiale, perché vi arrivano i migliori di tutti i paesi, ma per gli sportivi e gli organizzatori si lavora per quell'obiettivo, di quadriennio in quadriennio, e quando non si realizza il sogno delle prime posizioni della gara olimpica la delusione è cocente e molto dura da accettare, perché i quattro anni che mancano per la successiva sono tanti e chi raggiunge un'età in cui sostenere l'anno di gare diventa più difficile e si sceglie di ritirarsi per il professionismo (shows, holiday on ice, esibizioni nazionali e internazionali, tour...), il non aver raggiunto quelle medaglie pesa ancora di più ed è tanta l'energia impiegata per quell'obiettivo, che molti non partecipano alle gare che seguono, come nell'ultimo mondiale 2018, che si è svolto a Milano.
Quando hai davanti l'obiettivo olimpico ti alleni con ancora più impegno, ore, sacrifici e cercando di realizzare in allenamento le figure più difficili, ecco che Wenjing, proprio per realizzare i salti quadrupli lanciati si infortuna ad entrambe le caviglie e a maggio 2016 viene operata a tutte e due ed è costretta a fermarsi per un lungo periodo, costretta in ospedale con doppia gessatura, e proprio a ridosso delle qualificazioni più attese. E' bellissimo, come vedrete nel video, come il team di allenatori, soprattutto la coppia olimpica cinese, per ben tre olimpiadi, due bronzi e l'oro nel 2010, coppia sul ghiaccio e nella vita, Hongbo Zhao e Shen Xue, siano stati vicini a Wenjing, oltre che naturalmente l'amico e partner artistico, Cong Han, che, per tutto il tempo, ha continuato ad allenarsi da solo aspettando con fiducia il ritorno di Wengjing. Oltre ogni aspettativa la ragazza torna alla grande e insieme vincono la medaglia d'argento alle Olimpiadi, anche se dopo arriverà una frattura da stress che l'ha fermata ancora fino ai nazionali cinesi, ai Four Continents e ai Mondiali di Saitama, tutte e tre vinte con l'oro, la foto sotto è l'ultima straordinaria vittoria mondiale con due programmi spettacolari, coreografati dalla bravissima Lori Nichol, ex pattinatrice canadese oggi coach e coreografa, che noi conosciamo per il suo lavoro con la nostra Carolina Kostner.


Mi fermo qui, vi metto il video dell'intervista per ascoltare la storia dalla loro viva voce, con i sottotitoli in inglese, ma vi parlerò di altri pattinatori, senza escludere i nostri che, con un lavoro incredibile, hanno continuato a tenere vivo questo meraviglioso sport raggiungendo anche risultati di rilievo, io spero che sempre più bambini e giovani si appassionino e seguano questo sport, fare sport fa bene al corpo e alla mente e insegna tantissime cose, come il rispetto delle regole e degli altri, il doversi impegnare al massimo per raggiungere degli obiettivi, che non esistono scorciatoie o strade facili, solo l'impegno e la costanza, che certo richiede molti sacrifici (economici, alimentari, di tempo, vita sociale, di studio...) ma allo stesso tempo, se fatto con passione, vale tutto la pena, anche se i propri nomi non sono scritti nell'olimpo è la passione per qualcosa che accende la vita e si collezionano ricordi preziosi che accompagnano per il resto della vita, lo sport è un pò la metafora della vita, che è un percorso difficile, con tanti ostacoli, che si porta avanti con grande fatica alle volte, ma non ti puoi arrendere, devi raccogliere tutte le forze che hai e proseguire il cammino, che non si è soli, perché altri fanno la stessa strada o vie parallele, ma tutti vanno avanti. Su YouTube trovate tanti video con le varie esibizioni delle gare, per questa coppia consiglio entrambi i programmi presentati al campionato mondiale, basterà scrivere Sui Han Worlds 2019 e compariranno.
Spero questa nuova rubrica vi piaccia, aspetto commenti se volete condividerli, buon cammino a tutti voi cari amici, ricordiamoci che non siamo mai soli, a meno che non siamo noi a decidere così, basta guardarsi intorno per capirlo... Buon ascolto e a presto su queste pagine...


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