A proposito di... obiezione di coscienza in sanità...


Oggi vorrei approfondire con voi il diritto all'obiezione di coscienza, ho già scritto su questo tema in altri post, che vi segnalo:
Riprendo l'argomento perché in occasione del Congresso Mondiale delle famiglie di Verona, sui social sono rimbalzati vari argomenti e da più persone ho letto che bisogna togliere il diritto all'obiezione di coscienza per garantire il "servizio" dell'aborto, intanto non stiamo parlando di una scartoffia da compilare o di mettere a posto i prodotti del supermercato, stiamo parlando di uccidere una vita nel grembo materno, comunque la pensiate la realtà è questa ed è molto, ma molto di più di un servizio. Inoltre non esiste il diritto a senso unico, come la donna ha diritto alla libertà di decidere se interrompere o meno la gravidanza, il medico e il personale sanitario hanno il diritto a non praticare e non favorire l'aborto e a non essere presenti e assistere allo stesso.
E' fin troppo facile fare proclami sui social o con manifesti nelle marce varie usando espressioni veramente amare e mediocri come obiezione respinta decido io, il buon medico non obietta, se il medico lavora nel pubblico deve garantire il servizio, l'aborto è un diritto no all'obiezione di coscienza, obiezione senza coscienza, il corpo è mio e decido io, obiezione d'incoscienza, la maternità deve essere una libera scelta e, quella peggio di tutte per me, l'obiezione di coscienza all'aborto è violenza di genere e tante altre ancora, portando sempre lo spauracchio degli aborti clandestini che hanno ucciso tante donne e che nessuno vuole riportare l'Italia in quel baratro.
Prima di entrare nel merito dell'obiezione vorrei chiarire alcune cose e invitarvi a leggere il testo integrale della Legge 194, che è passata e conosciuta da tutti come la legge dell'aborto, ma in realtà ha istituito i consultori familiari e il testo ne indica i compiti e molti aspetti che, se fossero applicati alla lettera, come tutti si auspicano, il numero di aborti scenderebbe molto, perché i cardini principali sono la tutela della maternità e paternità responsabili, l'educazione alla sessualità e alle metodiche per prevenire gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmesse, tutela della maternità e della vita nascente assistenza all'allattamento e vaccinazioni del bambino, promozione e tutela della salute della donna e del bambino, assistenza sociale e psicologica ecc... con questa legge lo Stato promuove una procreazione cosciente e responsabile e specifica che l'interruzione volontaria di gravidanza, che la legge permette entro i 90 giorni dal concepimento, non è e non deve essere il mezzo per il controllo delle nascite, come di fatto purtroppo sembra essere utilizzato. I consultori, sempre dal testo, dovrebbero inoltre attivare tutti quei servizi necessari a superare i problemi che possono portare la donna a decidere di interrompere la gravidanza, ovvero non dovrebbero funzionare come una scala di montaggio di esecuzione delle pratiche per le IVG, ma fare in modo di aiutare la donna a fare una scelta consapevole, valutando e proponendo tutte le alternative e gli aiuti possibili, sostenendola e assistendola come possibile, solo alla fine attivare la procedura delle IVG invitando la donna a tornare per i controlli e la scelta di metodiche per evitare ulteriori gravidanze indesiderate e malattie. La legge è stata scritta e pensata bene, ma è difettosa nell'attuazione pratica, perché non in tutti i consultori viene applicata alla lettera e in due, dove ho lavorato per un tempo limitato, ho constatato che è così, allo stesso modo ho visto che le donne non ritornano mai a controllo, nonostante sia tutto gratuito (anche le IVG e fa storcere il naso pensare che per quelle non c'è attesa né ticket, mentre per visite, esami e interventi chirurgici ci sono attese di mesi, anni, e ticket non proprio economici, ma questo è un altro discorso!!!).
L'articolo 9 della legge 194 (del 22 maggio 1978) sancisce anche il diritto (già stabilito dalla Costituzione Italiana, parlando anche di libertà di coscienza, in più articoli) all'obiezione di coscienza < Il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure.. ed agli interventi per l'interruzione della gravidanza, quando sollevi obiezione di coscienza, con preventiva dichiarazione... L'obiezione di coscienza esonera il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie dal compimento delle procedure e delle attività specificatamente e necessariamente dirette a determinare l'interruzione di gravidanza, e non dall'assistenza antecedente e conseguente all'intervento... L'obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie quando, data la particolarità delle circostanze, il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo >. 
L'obiezione di coscienza, che riguarda anche altri ambiti sanitari ed extra sanitari, nel nuovo Codice deontologico medico è il diritto del medico di rifiutare la propria opera professionale quando vengano richieste prestazioni in contrasto con la propria coscienza o con i propri convincimenti tecnico-scientifici, a meno che il rifiuto non sia di grave e immediato nocumento per la salute della persona, fornendo comunque ogni utile informazione e chiarimento per consentire la fruizione della prestazione, lo stesso per infermieri, ostetrici e anestesisti.
Credo sia utile, per capire il perché dell'obiezione di coscienza, leggere anche il testo del Giuramento di Ippocrate, che descrive i compiti del medico, anche se la professione è regolata dal Codice Deontologico. Come detto è facile per tutti noi gettare la croce sul medico perché si rifiuta di garantire un "servizio" (questa parola non mi va proprio giù ma la usate e mi tocca riportarla!), perché noi non pratichiamo direttamente l'aborto, non sappiamo nemmeno quali metodi vengono usati e cosa resta dopo, ma il medico, e il ginecologo ostetrico in modo specifico, lo vede quello che sta facendo e a chi e, pure se non obiettore, pur con tutte le giustificazioni e i motivi cui si può aggrappare, la realtà non cambia, vede un bimbo, più o meno grande rispetto al gadget del Congresso che ho fatto vedere ieri, che è vivo, il cuore batte, e lui deve ucciderlo e raschiare l'utero per togliere la piccola placenta, il tutto finisce nel secchio a ad analizzare, le femministe gridano l'utero è mio e decido io, ma è il medico che, insieme al feto, subisce questa decisione perché è lui la mano che uccide e da noi l'aborto è legale entro i primi 3 mesi, ma nello stato di New York è valido anche a ridosso della nascita o in contemporanea, per cui i medici non obiettori devono uccidere bimbi totalmente formati e pronti alla vita extra-uterina, quindi le ripercussioni su di loro sono ancora maggiori. Tutti difendono il diritto all'aborto, mentre dovrebbero sostenere il diritto alla maternità e paternità responsabili, ovvero decidere prima del rapporto se generare o meno figli, il corpo è mio decido io è vero, ma è così anche e soprattutto se decidi prima, non dopo, perché se decidi dopo la decisione non ricade più solo su di te, ma sul bimbo che aspetti e sul medico e personale sanitario che deve praticare l'aborto, quindi la tua decisione coinvolge altre vite, che hanno pari diritti come te, ma il tuo diritto prevale sul loro, se non obiettori, chi secondo scienza e coscienza non può e non vuole praticare l'aborto ha il diritto di dire NO e va rispettato, invece di fatto è oggetto di discriminazioni e mobbing, in un certo senso, sia pubbliche sia all'interno di consultori e ospedali, dove molti hanno rischiato e rischiano il posto di lavoro, quindi cara femminista dei miei stivali la tua decisione non riguarda solo la tua vita, ma ha un effetto domino su altre vite, che meritano almeno il tuo rispetto.
E' facile parlare e straparlare da smartphone e computer, sparando a zero giudizi e condanne, ma sono i medici e il personale sanitario a praticare l'aborto, con una serie di tecniche che nemmeno vi sto a dire perché non ce la faccio, ma da un lato vorrei che tutti vedessero quel video che, durante il corso infermieri, ci è stato mostrato per spiegare tecnicamente l'aborto, le varie tecniche e dinamiche, sottolineando che, nonostante quello che personalmente si crede, l'assistenza non va mai, giustamente, negata. Se vedeste quel video capireste perchè i medici non obiettori stanno diminuendo (e non perché credenti, come quelli che incolpano di tutto la religione...), perché dopo un tot non ce la fanno più... Loro vedono quello che fanno e a chi e questo, a livello cosciente o nel subconscio, scava solchi profondi dentro, i medici sono al servizio della vita e della salute, specialmente i ginecologi sono quelli a stretto contatto con la vita che nasce, vedono il dolore delle madri che perdono spontaneamente i loro bimbi, che dopo un travaglio doloroso partoriscono un figlio morto per cause naturali o un figlio malato grave o con complicanze, quindi loro sono quelli che vedono più da vicino incontrarsi vita e morte e proprio a loro è chiesto di interrompere volontariamente una gravidanza sana e normale, o anche no per patologie genetiche, riuscite ad intravedere il controsenso di questa richiesta!? 
E' il medico che poi non ci dormirà la notte e rischia un burn out perché costretto a qualcosa che va contro se stesso e i principi in cui crede e che persegue nella sua professione, quindi ha tutto il diritto di obiettare e il suo diritto deve essere tutelato, esattamente come quello delle donne, lo stesso per l'eutanasia, il medico serve la vita non la morte, tanto il "servizio" viene garantito da quei medici che sono a favore e che non risentono, almeno apparentemente, dello svolgimento della "pratica", quindi abbiamo rispetto dei diritti di tutti e fermiamoci a riflettere prima di scrivere e accusare i medici, che sono lì per salvare le nostre vite e farlo meglio possibile, con tutti i limiti, i doppi turni e gli orari terribili che fanno, alcuni nemmeno a contratto pieno.
Il numero di aborti non è diminuito con la legge 194, al contrario è aumentato e i numeri sono spaventosi, e poi si parla di calo demografico importante, lo credo bene, così come è aumentato il numero delle malattie sessualmente trasmesse, quindi di fatto la legge non è applicata bene, non si fa abbastanza informazione, formazione e prevenzione, educazione sanitaria e sessuale, una volta c'era la pubblicità con l'alone rosa del contagio HIV ed aveva ridotto in modo tangibile i contagi, perché la gente era più informata e si proteggeva, oggi non se ne parla mai in nessun programma, scuola, ecc...
Credo che molto si può e si deve fare in tanti ambiti sociali, ma faccio un appello alle ragazze ed alle donne, per la vostra salute e il vostro benessere psicologico, proteggetevi da gravidanze indesiderate e malattie, pensateci prima e non dopo, eviterete tanto dolore a voi e ad altre persone e non dovrete convivere tutta la vita con un evento che vi segnerà per sempre e non potrete cancellare. Se vi trovate incinta, chiedete aiuto ai centri di aiuto alla vita, ai consultori familiari, alle vostre famiglie e non affrontate tutto da sole, vergognandovi di qualcosa che non è una vergogna, ma solo un dono arrivato prima del previsto e in modo diverso dalle aspettative, non dovete nascondervi, né affrontare la gravidanza da sole né partorire nei bagni pubblici e abbandonare la vostra creatura o altre scelte dolorose e tragiche come questa, siamo nel 2019, ci sono tante opportunità di aiuto, chiamate e fatevi aiutare, nessuno vi farà pressioni (in tal caso bloccate subito e cambiate persona), la decisione è vostra, ma non dovrete affrontarla da sole, inoltre proteggetevi perché è più frequente prendere una malattia venerea di una gravidanza, la vita è vostra, le scelte pure, ma scegliete il bene non il male, non fatevi del male né permettete ad altri di farvi del male, questo mi raccomando in modo particolare, perché ho visto ragazze che, a detta dei medici, erano costrette a prostituirsi e si presentavano spesso in consultorio, soprattutto le straniere, che nemmeno conoscevano bene la lingua e che si vedeva essere spaventate. In qualunque situazione vi trovate o qualunque cosa vi è accaduta, non tacete e non vergognatevi, ma CHIEDETE AIUTO ai genitori, ai consultori, agli amici, alle forze dell'ordine, agli ospedali, alle parrocchie, ai centri di aiuto alla vita, ai centri anti-violenza ecc... CHIEDETE AIUTO E METTETEVI AL SICURO, NON RESTATE MUTE, TERRORIZZATE E IN SILENZIO, NON LASCIATEVI IMBAVAGLIARE DALLE MINACCE, CHIEDETE AIUTO!!!

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